Hikikomori

Ritiro Sociale

Il ritiro sociale è una realtà sempre più diffusa tra adolescenti e giovani adulti.

Ragazzi che progressivamente si chiudono nella propria stanza abbandonano la scuola, lo sport, le amicizie e spesso passano gran parte del loro tempo davanti a uno schermo, invertendo il ritmo sonno-veglia.

Una porta chiusa diventa il simbolo della distanza che si crea tra loro e il mondo esterno. 

“Il cambiamento è una porta che si apre solo dall’interno.”
Cit. Tom Peters

Comprendere il Ritiro Sociale

Il fenomeno è stato inizialmente studiato in Giappone, dove vengono chiamati Hikikomori coloro che si isolano volontariamente dalla società per lunghi periodi. In Italia, la situazione è in crescita e spesso correlata a problematiche di ansia, difficoltà scolastiche, dipendenza da internet e fragilità relazionali.

 

I primi segnali possono essere difficili da riconoscere o da associare al problema: mal di testa, disturbi gastrointestinali, attacchi di panico, e un crescente numero di assenze scolastiche. Nel tempo, il ritiro diventa più profondo, le interazioni familiari diventano sempre più conflittuali e la vita si restringe a poche attività solitarie come giochi online, serie TV, lettura di manga o semplicemente navigare sul web.

 

Spesso i genitori attribuiscono il problema a Internet e tentano di “staccare la spina”, innescando reazioni di rabbia, conflitti e ulteriore chiusura. In realtà, il digitale rappresenta per molti ragazzi l’ultimo legame con il mondo e una strategia per gestire il proprio disagio senza esporsi troppo.

L'importanza dell'intervento precoce

Nel ritiro sociale, intervenire tempestivamente è cruciale: più a lungo un ragazzo rimane isolato, più diventa complesso il percorso di riavvicinamento alla socialità.

 

Agire ai primi segnali permette di prevenire l’aggravarsi del disagio e mantenere attivi i canali di comunicazione. Il ritiro non è solo un problema individuale, ma coinvolge tutto il sistema familiare e sociale.

Per questo è fondamentale attivare una rete di supporto prima che le dinamiche di isolamento si cristallizzino.

Cosa Offriamo

  • Per tutti: incontri informativi sul fenomeno del ritiro sociale. 
  • Per i ragazzi: interventi domiciliari di educatori e psicologi, percorsi individuali di supporto. 
  • Per i genitori: gruppi di confronto per condividere esperienze, superare lo stigma e trovare nuove strategie relazionali. 
  • Per le scuole: formazione per docenti, supervisione e creazione di reti di supporto con famiglie e operatori. 

Come possiamo aiutarti

Referente :

Dott.ssa Silvia Poiesi

Psicologa e Psicoterapeuta

Se affrontare la vita sembra troppo difficile per te o per una persona cara, sappi che il cambiamento è possibile. Con il supporto di professionisti qualificati, puoi ritrovare il tuo posto nel mondo, un passo dopo l’altro. Ogni porta che si apre è un’opportunità di vivere pienamente.

Hai un problema o sei un famigliare e stai cercando aiuto?

Contattaci per avere maggiori informazioni, siamo qui per aiutarti.