
Come Aiutare un Familiare con una Dipendenza: Strumenti e Approcci Relazionali
Quando un nostro caro sviluppa una dipendenza, l’intero sistema familiare ne risente. Il ruolo dei familiari e degli amici è fondamentale nel percorso di riconoscimento del problema e nella ricerca di aiuto professionale. Ma come possiamo essere davvero d’aiuto senza peggiorare la situazione?
Comprendere il Percorso di Cambiamento
Il primo passo per essere d’aiuto è comprendere che il cambiamento avviene attraverso fasi distinte:
- Fase di precontemplazione: La persona non riconosce di avere un problema, minimizza o nega le difficoltà, e non è intenzionata a modificare il proprio comportamento.
- Fase di contemplazione: Inizia a emergere la consapevolezza che il comportamento causa problemi, ma persiste una forte ambivalenza (“So che devo smettere, ma sento che non ce la posso fare”).
Il ruolo cruciale dei familiari è facilitare il passaggio dalla precontemplazione alla contemplazione, creando le condizioni favorevoli affinché la persona arrivi a considerare la possibilità di un cambiamento e di farsi aiutare.
Strategie Efficaci per i Familiari
1. Evitare le Discussioni
“Le persone si lasciano convincere più facilmente dalle ragioni che esse stesse hanno scoperto piuttosto che da quelle scaturite dalla mente di altri.” – Blaise Pascal
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, criticare con severità o tentare di convincere la persona con argomenti logici spesso ottiene l’effetto opposto. Quando mettiamo sotto pressione qualcuno per cambiare, lo spingiamo inconsapevolmente a difendere la propria posizione, rafforzando così la resistenza al cambiamento.
Un esempio tipico è la reazione di un fumatore quando gli si fa notare il rischio per la salute: “Ma di qualcosa bisogna pur morire!” o “Mio zio ha avuto un tumore da giovane ed era un salutista, è solo questione di sfortuna…”.
2. Manifestare Empatia
Costruire una relazione empatica significa cercare di comprendere accuratamente le sensazioni, le emozioni e le ragioni dell’altro, anche quando non le condividiamo. Questo non significa approvare il comportamento problematico, ma riconoscere che la dipendenza spesso inizia come una strategia per gestire emozioni difficili (insoddisfazione, tristezza, ansia, angoscia).
L’atteggiamento non-giudicante è parte integrante dell’empatia e include:
- Accettare la persona come è e nella fase in cui si trova
- Mantenere un atteggiamento accogliente che facilita il cambiamento
- Riconoscere che il comportamento di dipendenza rappresenta il miglior compromesso che la persona è riuscita a trovare nelle sue condizioni attuali
Per chi trova difficile questo approccio, pratiche come la mindfulness possono aiutare a sviluppare maggiore capacità empatica.
3. Sostenere l’Autoefficacia
Quando la persona inizia a contemplare la possibilità di un cambiamento, è fondamentale sostenere la sua autoefficacia, ovvero la fiducia nella propria capacità di attuare un comportamento e raggiungere un obiettivo concreto.
Come stimolare l’autoefficacia:
- Enfatizzare la responsabilità personale nel processo di cambiamento
- Ricordare precedenti successi della persona
- Citare esempi di altre persone che in condizioni analoghe sono riuscite a superare il problema
- Incoraggiare un ottimismo realista: “Puoi affrontare queste difficoltà”, “Ce la puoi fare con il nostro aiuto”
4. Evocare Affermazioni Automotivanti
“Se cambi il tuo atteggiamento verso le cose, finisci per cambiare le cose.” – Emil Michel Cioran
Le persone si impegnano maggiormente su ciò che loro stesse affermano come importante. Per questo è utile stimolare la persona a esprimere dichiarazioni orientate al cambiamento, in cui riconosce il problema, esprime preoccupazione e manifesta la volontà di cambiare.
Tecniche efficaci:
- Invitare la persona a ricordare com’era la situazione prima che il problema emergesse
- Esplorare insieme come potrebbe essere il futuro se il problema venisse risolto
- Cogliere e valorizzare ogni minima affermazione che indichi un desiderio di cambiamento
Quando Offrire Consigli
È importante ricordare che i consigli diretti sono utili solo quando la persona ha già preso coscienza del problema e li richiede esplicitamente. Prima di questo momento, potrebbero essere percepiti come giudizi o imposizioni, generando resistenza.
Quando la persona arriva a chiedere aiuto, è il momento opportuno per guidarla verso un professionista. Sarà poi insieme allo psicologo che supererà l’ambivalenza in cui si sente imprigionata.
Il Supporto di Indipendenze
L’équipe di Indipendenze propone interventi specifici per i familiari, offrendo loro gli strumenti per:
- Gestire efficacemente la comunicazione con la persona che ha una dipendenza
- Motivare il proprio caro a cercare aiuto professionale
- Individuare insieme il percorso di trattamento più adeguato
Ricorda: lavorare su se stessi e modificare i propri atteggiamenti verso il familiare con dipendenza è spesso il modo più rapido ed efficace per facilitare il cambiamento.
Per informazioni sui nostri servizi di supporto ai familiari, contatta il nostro centro.