La ricaduta
Per imparare non c’è niente di meglio dopo uno sbaglio
che raccogliere le idee e andare avanti.
E invece quasi tutti si fanno prendere dalla paura.
Hanno così paura di sbagliare che sbagliano.
Sono troppo condizionati, troppo abituati a sentirsi dire quello che devono fare.
Prima in famiglia, poi a scuola e per finire nel mondo del lavoro.
C. Bukowski , "Il Capitano è fuori a pranzo"
che raccogliere le idee e andare avanti.
E invece quasi tutti si fanno prendere dalla paura.
Hanno così paura di sbagliare che sbagliano.
Sono troppo condizionati, troppo abituati a sentirsi dire quello che devono fare.
Prima in famiglia, poi a scuola e per finire nel mondo del lavoro.
C. Bukowski , "Il Capitano è fuori a pranzo"
Gli approcci tradizionali al trattamento delle dipendenze spesso concettualizzavano la ricaduta come una sconfitta, un risultato negativo equivalente al fallimento del trattamento. Queste prospettive considerano l'esito del trattamento come dicotomico, bianco o nero, esso può solamente assumere la forma dell'astinenza completa o della recidiva.
Tuttavia, negli anni '60 il professor Marlatt, ex-direttore dell'Addictive Behaviors Research Center all'Università di Washington, iniziò a studiare come chi aveva smesso con successo di drogarsi riuscisse a mantenere l'astinenza, e si accorse che molti di loro avevano le ricadute, ma erano capaci di imparare dai loro errori, immaginandosi cosa fare la volta successiva per evitare di cadere nuovamente.
Infatti circa l'80% delle persone trattate per problemi di alcol torna ad ubriacarsi almeno una volta. Una percentuale compresa tra il 60 ed il 90% di ex-fumatori si accende una sigaretta entro un anno da quando ha smesso e più del 90% dei giocatori d'azzardo che smettono faranno prima o poi qualche altra puntata. Nonostante ciò, la maggior parte di queste persone riescono alla fine, a superare le loro dipendenze.
Tuttavia, negli anni '60 il professor Marlatt, ex-direttore dell'Addictive Behaviors Research Center all'Università di Washington, iniziò a studiare come chi aveva smesso con successo di drogarsi riuscisse a mantenere l'astinenza, e si accorse che molti di loro avevano le ricadute, ma erano capaci di imparare dai loro errori, immaginandosi cosa fare la volta successiva per evitare di cadere nuovamente.
Infatti circa l'80% delle persone trattate per problemi di alcol torna ad ubriacarsi almeno una volta. Una percentuale compresa tra il 60 ed il 90% di ex-fumatori si accende una sigaretta entro un anno da quando ha smesso e più del 90% dei giocatori d'azzardo che smettono faranno prima o poi qualche altra puntata. Nonostante ciò, la maggior parte di queste persone riescono alla fine, a superare le loro dipendenze.
La
ricaduta quindi come una regola, piuttosto che come un eccezione, come
un'opportunità piuttosto che come una catastrofe. La ricaduta che, se
gestita nel modo giusto, può aprire le porte ad un successo durevole.
“Un po' come quando si impara ad andare in bicicletta”, sosteneva Marlatt, “quasi tutti cadono almeno una volta”. |
Percorsi di prevenzione e gestione delle ricadute
- Colloqui di gestione individuali
- Programma di gruppo di prevenzione delle ricadute basato sulla Mindfulness (Bowen, Chawla & Marlatt, 2010)